Suzana (Mari Russu): Ignazio 🙂
La prima volta che ti ho visto stavo guardando il video di “O sole mio”, il primo, registrato a Taormina. Immediatamente la tua birichina faccia d’angelo ha catturato la mia attenzione, ma ancor di più ho notato la gioia che tu condividevi cantando. Conoscevo la tua voce già da un anno quando è successo quanto racconto, ma soltanto la voce. È stato straordinario vedere per la prima volta il proprietario della voce che soleva dirmi: Alzati ora! Non puoi mollare! E l’alzarsi non coinvolgeva soltanto i sentimenti, ma anche il sostegno per superare uno stato fisico. E da allora sto imparando ad ammirare a te.
Il potere della musica è il potere dei sentimenti che la musica è in grado di risvegliare e muovere. L’amore si muove perché esiste la musica. E tu, Ignà, sei musica in tutti i sensi. Tu non sei il “funny man” de Il Volo come leggo ovunque, a dispetto del tuo unico e pronto senso dell’umorismo. (Scherzando diciamo la verità)
Secondo me, sei un punto di libertà per Il Volo. Perchè tu sei intrinsicamente libero, nel senso più ampio del termine. E anche nel senso più bello, perchè usi la tua libertà considerando i bisogni e i limiti delle persone che vivono con te. Forse questa è la migliore espressione d’amore che uno possa dare.
E libertà significa vita e passione, significa la vita che pulsa nelle vene e fa “risollevare” le persone. La passione di chi non rifiuta le emozioni, ma accetta gioia e tristezza; di chi vive ciò che è necessario vivere con coraggio. Libertà, vita e passione che scorrono quando canti e in quello che scrivi e che inevitabilmente si trasformerà in musica. Ignazio, è un privilegio nonchè gioia immensa averti nella mia vita per un altro anno.

Ignazio Boschetto
Martina: La mia storia comincia nel tardo 2008, quando una mia amica aveva guardato la prima edizione di Ti Lascio una Canzone e aveva voluto a tutti i costi comprare il CD. Abbiamo sempre condiviso le stesse passioni, così mi ha convinto a guardare la seconda edizione, per poterla commentare insieme. Nessuno sapeva che avremmo assistito ai primi passi de Il Volo.
Quell’anno partecipavano anche concorrenti dell’edizione precedente e tra loro figurava Gabriele Tufi, grande cotta della mia amica. Quanto vi sto per raccontare ora mi è tornato in mente solo lo scorso febbraio, come un sussulto, quando ho rivisto per caso il video: era la puntata finale, Gabriele e Ignazio stavano per cantare Perdere l’amore.

Verona 2015
La stavamo guardando in tante, tutte femmine, tutte istruite dalla mia amica che ci voleva convincere della (vera, niente da dire) bellezza della sua cotta. Hanno iniziato a cantare e ricordo di essermi scordata come si respirava: quel ragazzo che diceva lei era bello, sì, ma Ignazio aveva una voce piena, dolce, da brividi; era cicciottello e aveva i capelli a caschetto con una frangia improbabile, ma aveva un sorriso che scioglieva i ghiacciai e delle fossette spettacolari. In più, mi faceva ridere, era simpatico. Quando mi sono risvegliata dalla trance e mi hanno chiesto cosa pensassi di Gabriele, ho risposto:
“vi dirò, a me piace l’altro”.
Era maggio 2009. Avevo 13 anni e 5 mesi e avevo già capito tutto della vita.
In seguito ho perso le tracce de Il Volo (allora si chiamavano “Il Trio”), per poi ritrovarli come ospiti speciali a Sanremo 2010, a cantare in onore della regina Rania di Giordania, sono fuggiti in America, ritornati per i Wind Music Awards all’Arena di Verona nel 2011, nel 2012 per l’apertura della stagione lirica sempre a Verona (Piero aveva le orecchie nuove di zecca!). Sono stata sostanzialmente una fan tutta italiana, che li riscopriva ogni volta che accendeva la televisione e li vedeva in qualche programma pensando: «ma guarda un po’, sono i tre ragazzi di Ti Lascio una Canzone, come sono cambiati! Sono sempre più bravi!» poi la mia memoria si azzerava e ricominciavo da capo.
Almeno fino al momento in cui, il giorno dopo il mio diciottesimo compleanno, non sono apparsi per la prima volta a Porta a Porta e poi ancora a giugno 2014 e a novembre 2014. Lì è stato il momento in cui ho deciso che avrei ceduto alla pigrizia e li avrei cercati bene su YouTube, non aspettandomi certo che sarei stata travolta da una tale quantità di video internazionali. A novembre 2014 ho deciso che non li avrei persi mai più di vista, e ammetto che la prima cosa che ho pensato guardando uno dei video più recenti in quel periodo è stato: «che fine ha fatto il ragazzo cicciottello?!» figuratevi la mia faccia nello scoprire che, in fondo, già alla tenera età di 13 anni avevo la vista lunga. Mi sono fatta i complimenti da sola.
Di recente a La Vita in Diretta hanno rivelato che nel 2009 Ignazio corteggiava tutte le ragazze di Ti Lascio una Canzone. La mia domanda è stata: dove ero io quando lui corteggiava tutte le ragazze, maledetta me?